E mi par di cadere
nel cuore di un buco nero,
trafitta da scosse di buio
e ansimare per un goccio di pace.
Sento le gambe tremare
e il petto soggiogato dall’infinito,
da un eterno, mentale lavorio
a versare una cascata di spilli
su squarci di nude sottane.
Spoglia, se ne va l’anima mia.
Lascio il Fato e quel che sarà,
voglio sentir nelle vene
il pulsare incessante di un’ora di libertà.
Caterina Alagna