Certe sere un tonfo silenzioso
rimbomba nel cuore.
Sono gli istanti in cui dagli occhi
non sgorga più la luce
ma una tempesta rovente
che sputa cristalli di ruggine.
Una crosta insistente
non riesce a staccarsi dal cuore,
ruvida irrita le nari
e a fiotti si staccano brandelli di anima.
Quella povera anima che
incompresa continua sui suoi passi,
ama perdutamente ma non lo dichiara mai.
Caterina Alagna
Pubblicato anche su https://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Poesia&Id=66811
Complimenti Caterina!
Grazie Olga e benvenuta anche in quest’altro spazio!
O amor platónico pode causar grande sofrimento.
Belíssimo poema, bravo, gostei muito das suas palavras poéticas.
Continuação de boa semana, amiga Caterina.
Um beijo.
Grazie di cuore dei complimenti, amico Jaime. Buona continuazione di settimana anche a te!
Tra l’estasiato e l’inquietante. Parole che vogliono tagliare, non scivolare. Come l’anima che non dichiara ma vuole che non passi inosservata.
L’anima non vuole restare ai margini, si vuole rendere partecipe. Ciao, Franco.
L’anima ferita può proteggersi amando ma non dicendolo ma poi siccome è forte saprà ritrovare la forza di saper amare perdutamente, non sentirsi incompresa, e dichiararlo senza più paura.
L’anima trova sempre la forza di farsi avanti, di mostrarsi anche dopo la più buia delle tempeste.
Ciao Caterina, quello del commento sopra sono io. Avevo dimenticato di indicare il nome.
Tranquillo Felice, grazie delle belle parole! Buona giornata.
Versi che dichiarano la sofferenza dell’anima. Molto incisivi e apprezzati. Buona serata, Caterina.