Dignità

Di cosa dovrebbero cantare

i poeti?

Forse degli istanti che bruciano

come tizzoni ardenti,

delle lande che esplodono di verde,

di amori trapuntati di stelle,

o di vite dimenticate

crocefisse alle fronde del cielo

a ingoiare sassi e schegge di vetro.

Appese a un filo di luna,

nel ventre della notte, brillano

più delle stelle

le anime che invocano inni alla paura.

Nel buio s’acchetano le ire

e le ingiustizie del giorno

ma nel cuore lentamente si consuma

un canto eburneo,

quel desiderio di vita bagnata di giusto,

di diritti e lavoro dignitoso

confidando in un sorso di pace

a saziare le carni disidratate di anima.

Caterina Alagna

2 Comments

  1. DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

    Già la dignità…. I poeti dovrebbero costantemente parlare di dignità ma soprattutto di quando questa dignità è calpestata, offesa, umiliata o la si vuole offendere, schiacciar e deridere. Ed il poeta dovrebbe denunciare con i suoi versi, tutte le volte che la dignità è molestata sia attaccare e mostrare alla gente chi agisce come lo scopo bieco di cancellare la tua esistenza e la tua dignità. Ma ricordiamoci sempre, che la dignità possono umiliarla solo se saremo noi a permetterlo; potranno prendersi ogni cosa materiale e spirituale, ma la dignità della nostra anima mai se non glielo permetteremo.

    • Caterina

      Vero, Daniele. Forse negli ultimi tempi il poets ha perso il suo ruolo sociale. Ad ogni modo è vero tutto quello che hai detto e mi trovi pienamente d’accordo, soprattutto con le parole finali. Tocca a noi non farci calpestare la dignità.

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