Ho scagliato tra le stelle

il suono del tuo nome

per scordarne la bellezza

che tra le trame della cute

ancora ribolle.

Diffuso in una pioggia di luce,

ora scroscia sui pendii della notte

a illuminare foreste sbiadite

in cui appassisce il profumo delle viole.

Quella luce intrisa del tuo volto

si sofferma su arbusti di parole dimenticate,

quelle che ci sussurrammo in un bacio,

nel soffio di un respiro delicato.

Dalle pareti del cuore

gronda una cascata di sabbia,

un cumulo di amore in polvere riarsa

s’รจ smarrito nei flutti annebbiati del vento,

ma nelle notti di tempesta

ancora avverto il palpitare di uno spiro

che tuona nel cielo

e nuovamente riecheggia il tuo nome

nel mio pensiero.

Caterina Alagna