Ti vedo piangere, donna
per i dubbi del domani
e per lo strazio delle cicatrici
generato dagli intenti criminali
di uomini che stringono
la polvere nel cuore delle mani.
Il loro amore si è impegolato
in paludi di falsa poesia
che sboccia sul fiore delle labbra
e cela una serpe velenosa
sulla punta della lingua.
Vorrei vederti sorridere, donna
tu che sei pensiero di vita
che germoglia fin dentro le ossa
e si staglia sulle tenere fronde
delle nuvole
che sussurrano al vento
il vellutato chiarore del tuo animo
gemmato di rose
che s’espande come intenso profumo
d’un delicato fiore.
Caterina Alagna
E così penso tu ti riferisca alle povere donne in mano ai talebani, alle bambine uccise nelle scuole con il gas perchè non studino e capiscano che l’uomo non deve avere il loro possesso neanche culturale. Una battaglia che abbiamo affrontato in modi diversi sui nostri blog. Le tue parole dimostrano il potere di un uomo su una donna, pure che questa sia solo una bambina che vuole andare a scuola. Grazie questo testo dovrebbe essere letto da molti. Un abbraccio Valeria
Una poesia dedicata a tutte le donne che soffrono, anche alle donne in mano ai talebani, sicuramente.
Infelizmente a mulher ainda não é respeitada por todos os homens.
Um poema forte, do qual gostei muito. Excelente.
Continuação de boa semana, amiga Caterina.
Um beijo.
Grazie, amico Jaime, della tua gentilezza! Buon fine settimana!Un abbraccio!