Un’alba colma di perle- note
di lampi silenti-
si spoglia su cieli traboccanti di stelle
per affondare in un prato di nuvole
ad ingrigire un azzurro fervore.
Nella brezza di luce offuscata
disperdo i miei versi
e i miei ultimi singhiozzi di notti dolenti
a soffiare lontano dalla vita
un’opaca e indelicata foschia
che, velata, ricopre i fausti ardori d’un tempo,
di una gioventù che sbiadì il suo sorriso quieto
per lasciare spazio a una bruma odorante
di brina e di una languida voce
che biascica parole a fatica
sotto una luce di luna spenta che scardina
sogni e giorni di vita.
Caterina Alagna
non uso termini complicati come Daniele ma ultimamente notti con singhiozzi silenti i appartengono. Tu rendi tutto molto bello e romantico ma rimane quel velo che mi avvolge stretta e non riesco ad uscirne e spero tu sia riuscita a fare quello strappo per uscirne Bacioni
Non avrai usato parole complicate ma mi hai emozionata. Spero che riuscirai a strappare quel velo, anzi lo credo, a volte sono solo periodi passeggeri. Un grande abbraccio, Valeria.
Profonda tristezza, versi che spero, una volta scritti, siano risultati per te anche catartici.
Sicuramente ha avuto un ruolo catartico.. grazie, Daniele!