La macchia dilaga sul soffitto
mentre l’universo delira nei miei occhi.
Certa polvere che ricopre fosche giornate
ora si schiarisce sotto i lampi della luna
e riscopro la mia voce a cantare
versi di odore pluviale,
e tra le mie ciglia
si riparano le tue labbra.
Quanto vorrei che un grido d’amore
fulminasse il grigiore della notte.
Quell’atomo che manda in subbuglio la carne
e le mie viscere inchioda al dolore,
ora trasuda una pioggia deserta,
un vacuo alito ricolmo di solitudine.
Caterina Alagna
Bellissima complimenti cara amica un stilo chiaro senza ombre. Grazie
Grazie di cuore!!