Tag: dolore

Una nuova alba

Ho cavalcato mandrie di nuvole

e prosciugato specchi di cielo

col desiderio di creare

un tramonto di lucciole a scoccare

un soffio di baci nelle trame del vento.

Ho sudato bagliori sporchi di sangue

ma con coraggio ho assaporato le ferite.

Dalle crepe dell’anima sorge sempre

una nuova alba e i fulmini, squarciando il cielo,

partoriscono splendore.

Caterina Alagna

La pioggia

La pioggia ha bucato il silenzio

e il chiarore del cielo ruggisce

su corolle di labbra sbocciate

in rosei sorrisi.

I lampi sussultano nelle viscere dell’etere

a illuminare gote cosparse di luna

sdraiate su guanciali di serico odore.

Nella nebbia s’addolcisce il rumore,

tace persino l’angoscia

soffocata da uno strepitio di baci,

da una distesa di coltri immacolate

tra le cui pieghe si realizzano

sogni di pace.

Caterina Alagna

Buco nero

E mi par di cadere

nel cuore di un buco nero,

trafitta da scosse di buio

e ansimare per un goccio di pace.

Sento le gambe tremare

e il petto soggiogato dall’infinito,

da un eterno, mentale lavorio

a versare una cascata di spilli

su squarci di nude sottane.

Spoglia, se ne va l’anima mia.

Lascio il Fato e quel che sarà,

voglio sentir nelle vene

il pulsare incessante di un’ora di libertà.

Caterina Alagna

Pane quotidiano

Lame di coltelli

fendono il cielo

e il pane quotidiano

di immutate miserie

a sfamare questa carne

ridotta a un mucchio di macerie

che si perde in un’orda

di voci silenti.

Bruciano stille di pensiero

mentre il tempo lentamente s’adagia

in angoli oscuri,

rallenta fino a diventare immobile

e ogni secondo pesa sulla pelle

come un secolo.

Caterina Alagna

Nude crepe

Nude crepe s’insinuano negli orizzonti infuocati

a incorniciare un lembo spiegazzato di cielo.

Nuvole turgide s’addensano in sfumate insenature

illuminate da fulmini e pianti,

carezzate da nebbie che soffocano le urla

e riempiono anfore di lacrime sgretolate.

Affondano le lacrime

in zolle grondanti di stenti,

in manti di vellutati silenzi

a erodere distese di spianata passione,

a sorbire versi imbevuti di superba poesia

che s’incarna in petali svolazzanti di vita.

Caterina Alagna

Memoria

Tra le fibre di rocce granitiche

scorre linfa intrisa di sangue.

Dopo i giorni di violenta arsura

abbiamo asciugato il dolore

ma sulle sponde più amare,

nei frammenti di conchiglie spiaggiate

fermentano ancora gocce di sale,

lacrime stipate in luci ovattate di stelle

da cui traspare una coscienza

imbevuta d’accenti di male.

Una faglia increspata lungo le coste

dell’anima

ancora fa tremare la memoria

che tacita e dignitosa

nel silenzio continua a sanguinare.

Caterina Alagna

Tramonti

Ho camminato su distese

di tramonti,

come anima nuda

spoglia di suoni e ricordi,

ricoperta di veli di nuvole

intessute dagli dèi.

Morbida, una fievole luce

sfiorava dell’anima i bordi

mentre un buio incandescente

splendeva nel mio cuore,

alito di una voce possente

che strangolava gli argini

di un arido fiume

privo di parole.

Il buio è ormai tramontato

e dalla sue viscere

esonda lava di fervida luce.

Caterina Alagna