Lame di coltelli
fendono il cielo
e il pane quotidiano
di immutate miserie
a sfamare questa carne
ridotta a un mucchio di macerie
che si perde in un’orda
di voci silenti.
Bruciano stille di pensiero
mentre il tempo lentamente s’adagia
in angoli oscuri,
rallenta fino a diventare immobile
e ogni secondo pesa sulla pelle
come un secolo.
Caterina Alagna
“PADRE NOSTRO ”
Era mattina
Una mattina come tanta altre
Prima di questa
E l’uomo invocò il Signore
Come ogni mattina
Con il Padre Nostro
“Padre nostro che sei nei cieli….
…Dacci oggi il nostro pane quotidiano
E rimetti a noi i nostri debiti
Come noi li rimettiamo ai nostri debitori “…
Ed il pane quotidiano arrivò
Pestilenze
Violenza
Guerre
Terremoti
Inganni
Fame
Siccità
E tante altre disgrazie
L’uomo
Si rivolse al Signore
E gli chiese:
“Signore perché tutti questo orrore
Dov’è il nostro pane quotidiano
Dove sono
La pace
La gioia
La giustizia
L’abbondanza e la serenità?
Il Signore guardò
Con sdegnata compassione l’essere umano
E gli rispose
Che quello era il loro pane quotidiano
Era sempre lo stesso
Quello che si vedeva era solo il
Processo di lavorazione dell’uomo
Sul “pane” che Dio mandava loro.
L’uomo guardò il Signore
Con inspiegabile arroganza
Invece di capire con umiltà quelle parole
E da quel giorno le cose peggiorarono.
Cambiò anche il Padre Nostro
E non per scelta della Curia
Ma dell’uomo comune
Diventando
“Rimetti a noi i nostri debiti
Anche se noi non li rimettiamo ai nostri debitori”
Amen.
.DANIELE VERZETTI ROCKPOETA
È bellissima, Daniele, ha un grande significato…purtroppo l’uomo con la sua costruzione rende questo mondo a volte invivibile, ma il problema è che non prende mai coscienza, anzi più soffre e più diventa distruttivo.
Stavo pensando che quando nel Padre Nostro si legge “Dacci oggi il nostro pane quotidiano ” non penso si alludesse a questa realtà così orribile. Bellissima poesia
Credo anche io che non alluda a questo, grazie Daniele!!
Un potente grido di dolore si eleva poeticamente in questi versi…descrivono puntualmente il male di vivere in cui è purtroppo immersa questa società. Grazie di averne dato voce… il nostro compito, a mio avviso, è quello di cercare di alleviarne il peso, nel nostro piccolo. Grande, Caterina, un grande abbraccio e serena estate ❤️🤗
Vero, il male di vivere pesa sul cuore e come dici tu dobbiamo cercare di renderlo più lieve questo dolore quotidiano. Grazie di essere passata, cara, ti abbraccio forte!!!