Accorata preghiera

Rubami le schegge

che raschiano il cielo

e gli occhi trionfanti

di pensieri pungenti,

più taglienti di lingue

biforcute che falciano

le lacrime fino a prosciugare

i miei unguenti profumati

di pioggia e di luce.

Rubami la sottile rugiada

che feconda la mente

di ostili silenzi,

di giacigli ferrosi su cui

posare le membra

pregne di cenere

e vortice nero che risucchia

la voce divina polverizzata

in desuete scaglie di pace.

Caterina Alagna

2 Comments

  1. DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

    La conclusione di questa lirica è straordinaria, l’immagine poi di queste “desuete scaglie di pace” è sublime

    • Caterina

      Grazie di cuore delle tue splendide parole, Daniele!!

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