Tag: versi (Page 4 of 5)

Come foglia

Come foglia sciupata,

sbiadita di vita,

fluttua l’amore trascinato dal vento.

Fragile spoglia che trova riparo in terre assopite,

versando dolore dalle vene di ruggine coperte.

L’amore oggi è solo una bella poesia,

versi decantati da note deliziose,

una carezza distratta nel vento

che vaga nell’immensità in cerca

di valori bagnati di umano sentimento.

Caterina Alagna

Cammino

Cammino su un letto

di aride foglie.

Le nostre coscienze malsane

si muovono indifferenti

dinanzi alla violenza

e alle macabre ingiustizie sociali,

affondano in un magma infuso

di sterili banalità.

L’essenza della vita

si libra in un’aria diradata,

risucchiata da un torbido oceano,

quel confuso specchio di vita

dove l’ignoranza come un sovrano

s’impone, di niente farcita.

Caterina Alagna

Unico pensiero

Non ode alcun fremito la mia pelle

quando la vista di un vuoto fiorente

trapassa le pareti dell’anima.

Tutto si perde in uno stormo

di immagini spente cantate su foto

di facce tutte diverse ma identiche.

Tutte dipinte di un unico pensiero,

uno sterile sogno di apparenza,

mentre la pura forma della sostanza

s’è smarrita in un vuoto

che divora coscienze ad oltranza.

Caterina Alagna

Ruppero il dolore

Ruppero il dolore

in mille cristalli di luce,

morbide movenze luminose

che si fecero spazio in un terreo grigiore.

Curarono ataviche ferite

da cui ancora sgorga talvolta

una cascata di acre tremore,

un cereo spasmo di sofferenza

che in pochi attimi s’espande

e scolorisce la tela dell’esistenza.

Vividi colori si sciolgono in

un magma inconsistente,

una matassa inodore

che ogni umano nasconde

negli anfratti del cuore,

lì dove la nebbia cala come

acini di piombo

e si dirada solo quando il sole

di due occhi rinfresca l’anima

e le ore cadenti della giornata.

Caterina Alagna

Canto l’amore

Canto l’amore di rado,

non tramuto la passione

in poesia.

Preferisco che diffonda

il suo verbo nel silenzio,

nelle astratte pieghe dell’anima

che bruciano d’incanto

ogni volta che un indaco sprazzo

infiamma il suo sguardo.

Caterina Alagna

Estate

Estate

sotto un mantice

di nuvole rade

raccoglie asfissianti

vapori.

Roventi turbini

e rossastre polveri

avvolgono il mio cuore.

Quel cuore che

un limpido cielo d’Africa

sempre accoglie

nelle tasche rattoppate

dell’anima.

Caterina Alagna

Opachi cristalli

Opachi cristalli

i giocosi ricordi infantili

che deturpati e sbiaditi

come funamboli ubriachi

camminano sull’orlo dell’abisso.

Quel buco della memoria

smantella gli atomi del pensiero,

i ricordi rompe in frantumi,

persa è l’identità in un vuoto oscuro.

Caterina Alagna

Anima viva

Di brividi pungenti

s’intinse la mia pelle

quando la luce del tramonto

raggiunse gli ancestrali

abissi del mondo,

lasciandomi priva della tua

vitale essenza.

Essenza che si librava in aria

libera dalle catene corporali,

anima viva che nuotava suadente

in un oceano di stelle.

Caterina Alagna

Odio universale

La follia imperversa

per le strade

mentre sulle bocche

s’affollano frotte

di sporgenti lame

che lacerano i sentimenti

di friabili vite grame,

ridotti in brandelli

e poi polverizzati.

Un medesimo linguaggio

s’è espanso

nel villaggio globale,

quello dell’odio

universale.

Mutato è il cuore umano,

orrida e materiale

ombra bestiale.

Caterina Alagna

Felicità

La felicità è un’immensa

sorgente d’acqua gelata,

puoi goderla solo a piccoli sorsi,

solo dopo aver riversato

nell’anima stille salaci di rugiada.

La felicità è una coltre di stelle,

risplende in mondi distanti anni luce

e giunge nel nostro cuore come

un flebile bagliore intinto di mordaci paure.

La felicità è un cielo infinito,

labile parvenza di un mondo alieno.

Ne assaggiamo brevi istanti

in questo fragile mondo terreno

coinvolti in un inesorabile destino

che riempie l’anima d’inviolabili vuoti.

Caterina Alagna

« Older posts Newer posts »