Un’alba colma di perle- note
di lampi silenti-
si spoglia su cieli traboccanti di stelle
per affondare in un prato di nuvole
ad ingrigire un azzurro fervore.
Nella brezza di luce offuscata
disperdo i miei versi
e i miei ultimi singhiozzi di notti dolenti
a soffiare lontano dalla vita
un’opaca e indelicata foschia
che, velata, ricopre i fausti ardori d’un tempo,
di una gioventù che sbiadì il suo sorriso quieto
per lasciare spazio a una bruma odorante
di brina e di una languida voce
che biascica parole a fatica
sotto una luce di luna spenta che scardina
sogni e giorni di vita.
Caterina Alagna